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Se Ischia è un’"isola di terra", prevalentemente agricola con una minoranza dedita ai mestieri della marineria e della pesca, la vicina Procida è la "quintessenza" della località di mare. Per circa due secoli - XVIII e parte del XIX -, i cantieri navali della piccola "isola di Graziella" (dal celebre romanzo di Alphonse De La Martine), sono stati tra i più importanti e pregiati d’Europa.
Idem per la marineria e la pesca. Generazioni di procidani in giro per il mondo come ufficiali di macchina e coperta sulle navi mercantili, sulle petroliere, sulle navi da crociera delle più importanti compagnie marittime del mondo. Per chi rimane(va) sull’isola la pesca, era l’unica, valida, alternativa, negli ultimi anni decisamente affiancata dal turismo in crescita.
Le differenze non finiscono qui. Dopo l’Elba, Ischia è la più grande delle isole minori. Procida invece una delle più piccole. Poco meno di quattro chilometri quadrati di superficie con un’orografia piatta, senza nessun rilievo importante. Per dire, il punto più in alto dell'isola è il bellissimo Borgo di Terra Murata (91mt.s.l.m.), dove svetta, imponente, il Palazzo Reale.
Conosciuto più semplicemente come il Castello, fu fatto erigere nel 1563 dal Cardinale d'Aragona Innico d'Avalos e per due secoli e mezzo è stato residenza reale per poi divenire Bagno Penale ai primi dell’800. Una parabola simile a quella del Castello Aragonese di Ischia Ponte, con la differenza - anche qui -, che al complesso di Terra Murata fu successivamente aggiunta la costruzione di un carcere moderno, rimasto attivo fino al 1988.
Sempre da Terra Murata, per la precisione da Piazza d'Armi, parte ogni anno il Venerdì Santo la suggestiva processione dei "Misteri", una ricorrenza religiosa molto sentita a Procida, con un gran seguito anche da Ischia e dalla terraferma. Organizzata dalla locale Confraternita dei Turchini (o dell’Immacolata Concezione), il corteo espone rappresentazioni del Vecchio Testamento e del Vangelo realizzate con materiali poveri come cartapesta, legno, plastica e polistirolo. Le pesantissime tavole vengono portate a braccio per l’intero centro storico fino a Marina Grande, il porto commerciale dell’isola, la primissima cartolina dell’"isola di Arturo" altro appellativo con cui è conosciuta Procida, stavolta dall’omonimo romanzo di Elsa Morante.
Da non perdere il borgo marinaio della Corricella, famoso per le sue case colorate di giallo, rosa, verde, azzurro, bianco, in modo - si racconta - che ogni procidano da mare potesse riconoscere la propria abitazione. La Corricella, insieme a Ischia Ponte, Sant’Angelo e la Marina Grande di Capri, è un’altra importante testimonianza dell’antica architettura mediterranea, quel particolare modo di costruire che sopperiva all’assenza di un disegno urbanistico preordinato con una sensibilità estetica "sui generis", dalla policromie delle case agli "inaspettati" ampi cortili interni.
Per i bagni c’è l’imbarazzo della scelta:
- la spiaggia della Silurenza, proprio vicino al porto di Marina Grande; - la spiaggia della Lingua, dal lato opposto della Silurenza; - la spiaggia della Chiaia, al termine di oltre 180 scalini da via Pizzaco, una stradina stretta sulla sinistra presso Piazza Olmo; - la spiaggia del Pozzo Vecchio, o de "ll Postino", dove Massimo Troisi e il regista Michael Radford girarono alcune delle scene più belle dell’omonimo film, record di incassi di sempre per un film italiano; - la spiaggia di Ciraccio, la più lunga dell’isola; - la spiaggia della Chiaiolella, che in realtà è un prolungamento di Ciraccio, chiamata così per la presenza vicina dell’omonimo porto turistico. Marina di Chiaiolella, insieme alla Corricella, è l’altro antico borgo marinaro dell’isola.
Dalla Chiaiolella è possibile raggiungere anche la collina di Santa Margherita Vecchia, al termine della quale c’è un cancello. Dietro l’ingresso, il ponte dell’Acquedotto Campano che collega Procida a Vivara, la più piccola delle isole flegree, vero e proprio gioiello naturalistico, dal 2002 Riserva Naturale Statale.
Se accessibile, Vivara vale senz’altro una visita. Vedere per credere:
Da Ischia, Procida dista circa 25 minuti col traghetto e 15 minuti con l'aliscafo. Per l'elenco completo dei collegamenti clicca qui.
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